L’arte si fa, non si proclama!

03/01/2013

Ipocrisia
Non ho mai amato le forme pulite e lucide,
i colori puri e i contorni netti.
Ditemi cosa è pulito, lucido, netto.
Io vorrei vedere tutto così,
ma purtroppo la realtà è diversa.

01/01/2013

Vedere col naso,
respirare con gli occhi,
plasmare con le orecchie,
sentire con le mani.
Questo è arte.

01/01/2013

E’ tempo di cercare sotto, oltre il buio di tutto ciò che abbiamo oscurato
e di ciò che non conosciamo ancora.
La scienza può aiutarci ma non basta, perché l’arte non è fatta di leggi o formule,
l’arte è dentro di noi.

21/12/2012

Oltre

Ogni mutamento ha come conseguenza un cambiamento, quindi è arte.
Il problema è cambiare sempre per essere oltre.

20/12/2012

Dipingere è la cosa più semplice e complessa che esista.
Ora dipingere vuol dire togliere, levare colori,
forme che col tempo si sono sovrapposti,
sporcati, contaminati, consumati.
Cosa dipingere?
L’uomo naturalmente.

 

21/10/12

Ossido

L’ossido non si fermerà mai…
Molti lo guardano, pochi lo vedono.

 

2011

Purificazioni

Forme, colori, figure
che pensavo altrove…
erano lì sotto,
dentro,
e li liberavo.

 

2011

Figure

Cerco figure
per essere meno solo
ed essere meno soli.

2011

La Forma

La forma può essere
bidimensionale o tridimensionale.
Quando la forma le possiede entrambe,
allora funziona.
Quando possiede anche la quarta dimensione, l’olfatto,
è perfetta.

22/06/2010

Raschiare

Raschiare non vuol dire togliere,
vuol dire andare sotto,
pulire asportando,
spingendo, sollevando,
arricciando su se stessa materia,
come l’aratro nel terreno.

01/03/2010

Della neve

E’ la provocazione
di una tela bianca…
che con quattro pennellate
puoi creare
un mondo pieno di tutto.
La neve
è come una notte stellata nera:
infinita.

20/12/2009

Del togliere

Pulire,
togliere,
cercare,
scoprire.
Non vuol dire annullare
ma ricreare cose e forme nuove
che esistevano
ma non le vedevamo.

10/06/2009

Il vento

Dipingere il vento
è cosa sensazionale,
perché è vita,
movimento,
rumore,
imprevedibilità,
luce e ombre lunghe.
In perpetuo dinamismo.

11/02/2009

I fiori

Dipingere i fiori
sostenevo che fosse
la cosa più difficile al mondo.
Ciò che non capivo
era che il fiore
doveva emanare un profumo.

06/01/2009

L’arte e la scienza

L’arte
non è scienza,
ma ricerca
che usa la scienza
per vivere meglio
dentro e fuori.
Purtroppo
non letta da tutti
perché è sempre oltre.

20/10/2007

La pittura ora

Difficile il limite
che confina
dall’essere pittura o scultura.
Meglio sarebbe dire
del mettere
e del togliere.

10/12/2006

A Marco

La vita è un pube,
un nido caldo
di paglia e fango.
La vita è difficile e dura,
bella e fantastica,
quando abbiamo nel nostro angolo
fango, paglia e luce.

10/12/2006

Non

Non finire,
Non chiudere,
Non terminare,
Non completare,
Non identificare,
Non vuol dire non.

Selvaggio, 06/01/2003

In natura tutto è figurativo e tutto astratto.
Il problema è saper entrare nelle forme.

10/09/2000

Dirti

Dirti di cose che puzzano … che, dicono, possono dare fastidio.
Dirti di cose che vivono ancora di più.
Dirti allora è troppo.
Dirti allora è sbagliato
Allora è meglio essere muti.
Volevo dirti…

01/03/2000

Il vento

Cercare il colore del vento.
Toccare con esso forme e colori.

03/04/1999

Una mostra

Una mostra si fa nell’attimo in cui hai delle cose da dire.

01/03/1998

L’opera

Un’opera muore nell’attimo in cui l’artista l’ha creata. Dopo è lo spettatore a farla continuare a vivere.

01/03/1998

Dirti di cose belle non potrei.
Offrirti cose lucide non saprei.
Potessi pensare diversamente!
Pensavo dentro e fuori
e continuavo ad essere di là.

17/02/1993

Scultura mobile

Di una scultura
non capisco perché le forme
non possano realizzarsi da sole,
come la natura
in perpetua e paziente mutazione modella.
Questa è anche arte.

01/06/1990

Ogni lavoro è consequenziale di un altro, se non visivamente, mentalmente.
Un lavoro funziona nell’attimo in cui senti un legame con esso; diventa sempre più grande quando, a distanza di tempo, dialoga e ti dice cose sempre nuove, modificando anche il pensiero iniziale.

17/12/1986

Il conoscere e il concretizzare un’opera, consiste nell’essere già oltre la suddetta.

12/09/1986

L’uomo utilizza e condivide la natura: l’artista la esplica, tradendola, fino a pensare oltre.

08/09/1986

L’arte è uno spazio infinito suddiviso in stanze apparenti; l’artista vuole occuparne una, dapprima, poi l’altra e altre ancora. A ogni conquista, ulteriori stanze si creano, lasciando al suo operare l’impossibilità di avere fine.

01/05/1986

Io non sogno, io vivo il mio tempo.

03/03/1986

Il catrame mi anticipa il lavoro del tempo: quindi è natura.

18/02/1985

Il pensiero precede il manufatto, il manufatto si “sente” prima col pensiero poi con la tecnica.

04/02/1985

Il catrame “puzza”, ma per chi non ha naso,
l’arte è solo per alcuni (purtroppo).
L’Arte corre, va avanti,
non c’è tempo per i ritardatari.
L’Arte cammina con il tempo.

27/11/1984

I miei lavori sono fragili, sono precari e pericolosi, ed è quello che voglio.
La materia che uso è debole: è la sintesi degli elementi, il valore di un’opera non è proporzionale al valore dei materiali che la compongono, ma al pensiero che la causa.

13/11/1984

L’arte inevitabilmente ha sempre una zolla di storia, altrimenti sarebbe come un albero senza radici.

12/11/1984

Le mani sono calde, il formicolio non cessa, la superficie è ora liscia e morbida, la mente libera e soddisfatta.
Ho appena ultimato un lavoro sulle carte abrasive. Non è pittura, non è scultura, ma tutto questo dentro e fuori.
In questo materiale sto portando avanti il processo della penetrazione e dell’alterazione della materia, non si pensi che sia ambiguo ed eclettico, ogni scelta e ogni decisione di lavoro che ho sempre fatto è stata consciamente o inconsciamente pensata per un preciso risultato. Le persone che pensano tutto ciò non hanno capito il mio lavoro perché non lo conoscono.
A presto

11/11/1984

Il catrame è un mezzo: uno strumento come la pittura a olio, il legno, l’oro, la cenere…
Il catrame è nero, il catrame profuma, il catrame è la strada che si percorre e l’atmosfera che si respira.
Il catrame mi assorbe, mi altera, mi modifica, m’invecchia come invecchia i miei lavori: mi sfida ed io partecipo.

01/03/1984